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domenica 1 giugno 2014

Acqua alcalina

Acqua alcalina: 7 modi per avere acqua alcalina di qualità 


Come ben sappiamo,  per il 75% siamo composti d’acqua, quindi è fondamentale assumere giornalmente 3-4 litri del nostro elisir. Una giusta quantità d’acqua non solo è importantissima per la nostra salute, ma dona anche quella carica di energia e vitalità di cui abbiamo tanto bisogno.
In più ci rende di buon umore. Ma se in passato bere tanta acqua bastava, o almeno sembrava bastasse, recenti studi hanno dimostrato che assumere durante il giorno una quantità elevata di H2O non basta per nutrire in profondità le nostre cellule. Perché? Perché tutto dipende dalla qualità d’acqua che si beve.
Infatti, oggigiorno le fonti più comuni da cui prendiamo la nostra quotidiana acqua sono o il rubinetto domestico o la classica acqua imbottigliata (sperando che essa sia più controllata e più pura rispetto a quella che abbiamo in casa). Ti dirò che in entrambi in casi l’acqua non è quella che vorresti bere.
E’ stato dimostrato, infatti, che l’acqua imbottigliata, proprio perché è statica ed è molto spesso esposta alla luce del sole, per non parlare del materiale con cui sta a contatto, fa sì che prolifichino i batteri e che dal punto di vista nutrizionale quest’acqua sia “morta” e per di più acida.
Per quanto riguarda l’acqua del rubinetto, l’unico punto a suo favore è il fatto che è scorrevole e quindi non statica, pur essendo anche essa “morta”. Quindi che tipo acqua dovrei  bere per idratarmi veramente? Per avere dei reali benefici per la nostra salute, non basta semplicemente bere acqua, ma affinché il nostro corpo sia veramente idratato necessitiamo di un’acqua di qualità, pulita, pura e alcalina. In poche parole un’acqua che:
  • Abbia un pH alto: un pH che varia dai 8.5 ai 9.5;
  •  Che sia filtrata: l’acqua del rubinetto o imbottigliata non è sempre affidabile: può contenere batteri, metalli pesanti e altre tossine;
  • Che abbia una temperatura media: un’acqua fredda è difficilmente utilizzabile dal nostro corpo e consuma parte gran parte della nostra energia
Perché l’acqua alcalina è necessaria per sentirci bene?
L’acqua alcalina è fondamentale per il nostro benessere quotidiano. Noi siamo esattamente ciò che beviamo! Se beviamo acqua acida, saremo acidi. Se beviamo acqua alcalina, saremo alcalini.
L’acqua alcalina non è un’invenzione umana, ma una creazione della Natura. Alcalina è, infatti, l’acqua dei mari. Non solo, la maggior parte dell’acqua potabile delle sorgenti, dei fiumi e dei laghi è anch’essa alcalina. E molte sorgenti e laghi sparsi in tutto il mondo sono altamente alcalini, fino a pH 9‐10. Famosi sono, infatti, i laghi della RIFT VALLEY, in Africa, per la loro forte alcalinità: il Turkana ha pH 9,5‐9,7; il Malawi pH 8,2‐8,9. Anche in Ciad, Camerun, Niger e Nigeria si trovano laghi ricchi di bicarbonato di sodio con pH 9,5‐10. Le acque di questi laghi hanno dissetato animali e uomini per milioni di anni fino ai giorni nostri. In Bulgaria si vendono acque minerali con pH intorno a 9,5. Ben pochi di noi, però, hanno a portata di mano la possibilità di rifornirsi di acqua alcalina naturale. Fortunatamente la tecnologia ci viene incontro, già da 50 anni, con gli IONIZZATORI D’ACQUA
Un’appropriata idratazione conserva tutte le nostre cellule sane ed il pH in equilibrio, in maniera che il nostro corpo possa essere sano. Se le cellule non ricevono i minerali tampone necessari (ossia quei minerali che contrastano l’acidità), esse andranno ad estrarre i minerali alcalini dalle ossa, dai muscoli e da altre parti del corpo, lasciando indifese queste aree.
Quindi, per idratare veramente il nostro corpo, ci occorre acqua pura, alcalina, carica di elettroni e con una struttura molecolare ideale. Al contrario, la perdita di quest’equilibrio interno e, dunque, l’aumento dell’acidità, è una delle cause di molti disturbi. Quindi, come e cosa dobbiamo fare per avere sempre a disposizione un acqua così buona e alcalina?

1. Acqua alcalina: Limone 


Una soluzione parzialmente efficace ed anche gustosa per alcalinizzare il nostro corpo è bere acqua con limone. Il limone, infatti, specialmente se assunto al mattino a stomaco vuoto con acqua leggermente calda, alcalinizza l’organismo, fa lavorare bene il fegato, i reni e aiuta il sistema digestivo a riattivarsi.           
2. Acqua alcalina: Bicarbonato di sodio

Un’altra soluzione  è sciogliere nell’acqua dei minerali come il bicarbonato di sodio. Essa può essere un buon metodo per migliorare parzialmente le qualità dell’acqua  se non viene quotidianamente ripetuta. Infatti, per far sì che l’acqua assuma le proprietà che desideriamo, bisogna utilizzare una quantità abbastanza elevata di questi minerali, il ché a lungo andare potrebbe causare degli effetti secondari.

3. Acqua alcalina: Corallo di Okinawa



Andando alla ricerca di metodi per alcalinizzare il mio organismo e avendo provato di tutto,
mi sono rivolta infine a uno specialista naturopata che mi ha vivamente consigliato dei prodotti naturali davvero rivoluzionanti nel campo dell’integrazione, i prodotti “Coral Club” frutto di ricerche scientifiche durate più di 25 anni. Questi prodotti sono a base di Corallo Sango, un minerale proveniente dalle isole Okinawa(Giappone) dove l’aspettativa di vita è di oltre 90 anni.
Analizzandone il motivo, vari ricercatori hanno scoperto che la ragione per cui queste persone vivono così a lungo, è la qualità dell’acqua che bevono giornalmente ricca in calcio di corallo Sango (che nelle isole Okinawa ha la più alta concentrazione del mondo). Infatti, delle 2.500 specie di corallo bianco, il Corallo Sango è l’unico ad essere utile agli essere umani.
Le analisi hanno mostrato che questo particolare tipo di corallo è ricco di calcio, magnesio, potassio, sodio e un gran numero di oligoelementi essenziali. L’elevato contenuto di calcio è altamente biodisponibile e particolarmente utile per l’organismo.
Infatti, il calcio nel corpo umano svolge numerose funzioni importanti tra cui anche l’alcalinizzazione. Per questo motivo, l’aggiunta di questa polvere di corallo alla tua acqua altera l’equilibrio acido-alcalino e aumenta l’alcalinità (il pH verrà portato a 8,5 – 9). Il regolare consumo d’acqua con aggiunta di questo prodotto favorisce un miglioramento della salute della tua pelle, dei capelli, delle unghie, e ti aiuta a mantenere il tuo corpo giovane, pieno d’energia e tono vitale.

4.  Acqua alcalina: Caraffe 



Le caraffe alcalinizzanti come quelle rappresentate in figura vengono vendute per alcalinizzare l'acqua.
L'effetto di queste è paragonabile a quello di un integratore alcalinizzante.
Esse hanno al loro interno dei minerali alcalinizzanti che vengono rilasciati gradualmente nell'acqua.
Non si ottiene acqua alcalina ionizzata ma solo acqua leggermente alcalina.
Che differenza c'è? La differenza è enorme. Vediamola in dettaglio.
Pro e contro dell'acqua ottenuta con le caraffe alcalinizzanti:

*Pro:

L'acqua ottenuta è leggermente più alcalina di quella originaria.

*Contro: 

  • Tende a produrre carica batterica: l'acqua ristagna nella caraffa a contatto con i minerali.
Questo è l'ambiente ideale per la proliferazione batterica.
Nelle avvertenze contenute in queste confezioni dovrebbe essere raccomandato di ripulire e disinfettare accuratamente e approfonditamente la cartuccia dei minerali e il contenitore; pur seguendo accuratamente le istruzioni, di difficile attuazione per il consumatore, i test che abbiamo condotto hanno spesso rilevato odori sgradevoli e in alcuni casi carica batterica sopra la soglia di attenzione.
  • I minerali che vengono rilasciati nell'acqua hanno l'effetto di appesantire i reni, nostro filtro biologico per eccellenza. E' sconsigliato l'uso prolungato.
  • Non è ionizzata: i minerali disciolti nell'acqua non sono in forma ionizzata (non esiste un meccanismo in grado di cedere loro energia e ionizzarli, come ad esempio avviene nello ionizzatore d'acqua), quindi non sono in forma assimilabile per l'organismo. Al contrario, nell'acqua alcalina ionizzata i minerali disciolti sono in forma bio-disponibile, ossia assimilabile per il nostro organismo. Ciò è importante perché il nostro corpo ha fortemente bisogno di minerali alcalini come calcio, magnesio e potassio.
  • Non è anti-ossidante: l'acqua in bottiglia o di rubinetto ha un ORP (potenziale di ossido-riduzione) positivo, quindi ha un effetto ossidante. Al contrario, l'acqua alcalina ionizzatache ha un ORP negativo, quindi è anti-ossidante.
  • Crea ritenzione idrica.
  • Provoca ipertensione.
Il nostro corpo ha fortemente bisogno di anti-ossidanti, che ci aiutano a prevenire l'invecchiamento cellulare e dell'interno organismo.
  • Non ha un maggior potere idratante. Al contrario, l'acqua alcalina ionizzata ha un potere idratante fino a 7 volte superiore. Ciò è dovuto alla rottura dei cluster (raggruppamenti di molecole) dell'acqua, che viene organizzata in raggruppamenti più piccoli, che riescono a permeare meglio le membrane cellulari.
  • Non ha un maggior potere disintossicante. Al contrario, l'acqua alcalina ionizzata ha un potere disintossicante fino a 7 volte superiore, dovuto anch'esso alla rottura dei cluster.

6. Acqua alcalina: Osmosi inversa 

Acqua-Alcalina-Osmosi-Inversa
Il sesto modo con il quale ottenere acqua alcalina è attraverso idepuratori ad osmosi inversa.
I depuratori d'acqua domestici ad osmosi inversa ad accumulo come quello rappresentato in figura vengono utilizzati per depurare l'acqua domestica.
Se da un lato questi depuratori effettuano una efficiente depurazione dell'acqua, dall'altro purtroppo rendono l'acqua erogata priva di minerali e acida, proprio il contrario dell'acqua alcalina ionizzata che vogliamo ottenere, benefica per la nostra salute.
Per cercare di limitare questo problema, alcuni depuratori di questo tipo hanno recentemente introdotto un ulteriore filtro dal quale viene fatta passare l'acqua depurata, per reintegrare i sali minerali alcalinizzanti.
L'effetto di questo tipo di filtri è paragonabile a quello di un blando integratore alcalinizzante. Essi hanno al loro interno dei minerali alcalinizzanti che vengono rilasciati gradualmente nell'acqua.
Non si ottiene acqua alcalina ionizzata ma solo acqua leggermente alcalina.
Che differenza c'è? La differenza è enorme. Vediamola in dettaglio:

* Acqua ottenuta con i depuratori ad osmosi inversa: vantaggi

L'acqua ottenuta è neutra o leggermente alcalina.

* Acqua ottenuta con i depuratori ad osmosi inversa: svantaggi 

Ristagna nel serbatoio, il quale non si svuota mai completamente. Ciò tende a produrre carica batterica. Questo è l'ambiente ideale per la proliferazione batterica. Per questo motivo in questo tipo di sistemi è obbligatorio per legge un sistema UV per eliminare la carica batterica sicuramente presente che si viene a formare. Nelle avvertenze contenute in queste confezioni dovrebbe essere raccomandato di ripulire e disinfettare periodicamente in modo accurato e approfondito il serbatoio; pur seguendo accuratamente tutte le istruzioni, di difficile attuazione per il consumatore, i test che abbiamo condotto hanno spesso rilevato odore e sapore sgradevole dell'acqua erogata e in alcuni casi carica batterica sopra la soglia di attenzione.
  • I minerali che vengono rilasciati nell'acqua hanno l'effetto di appesantire i reni, nostro filtro biologico per eccellenza. E' sconsigliato l'uso prolungato.
  • Non è ionizzata: i minerali disciolti nell'acqua non sono in forma ionizzata (non esiste un meccanismo in grado di cedere loro energia e ionizzarli, come ad esempio avviene nello ionizzatore d'acqua alcalina), quindi non sono in forma assimilabile per l'organismo. Al contrario, nell'acqua alcalina ionizzata i minerali disciolti sono in forma bio-disponibile, ossia assimilabile per il nostro organismo. Ciò è importante perché il nostro corpo ha fortemente bisogno di minerali alcalini come calcio, magnesio e potassio.
  • Non è anti-ossidante: l'acqua in bottiglia o di rubinetto ha un ORP (potenziale di ossido-riduzione) positivo, quindi ha un effetto ossidante. Al contrario, l'acqua alcalina ionizzatache ha un ORP negativo, quindi è anti-ossidante. Il nostro corpo ha fortemente bisogno di anti-ossidanti, che ci aiutano a prevenire l'invecchiamento cellulare e dell'interno organismo.
  • Non ha un maggior potere idratante. Al contrario, l'acqua alcalina ionizzata ha un potere idratante fino a 7 volte superiore. Ciò è dovuto alla rottura dei cluster (raggruppamenti di molecole) dell'acqua, che viene organizzata in raggruppamenti più piccoli, che riescono a permeare meglio le membrane cellulari.
  • Non ha un maggior potere disintossicante. Al contrario, l'acqua alcalina ionizzata ha un potere disintossicante fino a 7 volte superiore, dovuto anch'esso alla rottura dei cluster.

7. Acqua alcalina: Ionizzatori

Il miglior modo per ottenere acqua viva, alcalina e di alta qualità è aumentando la quantità di ioni OH- con l’aiuto di un ionizzatore d’acqua. Questo processo viene chiamato anche elettrolisi.
L’ionizzazione o l’elettrolisi inverte la carica della comune acqua da positiva in negativa, rompendo i legami dei cluster (gruppi di numerose molecole d’acqua) rimpicciolendoli in gruppi da 4 – 6 molecole.


Acqua-Alcalina-Ionizzatore
Il settimo ed ultimo modo ed anche il miglior modo con cui ottenere acqua alcalina è l'utilizzo di uno ionizzatore d'acqua.
L'unico dispositivo in grado di produrre realmente acqua alcalina ionizzata è lo ionizzatore d'acqua alcalina.
E' un dispositivo che si collega alla rete idrica domestica e:
  • depura l'acqua di casa: ogni dispositivo ha il suo sistema filtrante, i migliori personalizzano il sistema filtrante in base alla particolare acqua da trattare;
  • l'acqua depurata passa attraverso le camere di ionizzazione che contiene degli elettrodi attraverso i quali passa corrente; attraverso il meccanismo dell'elettrolisi è in grado di separare l'acqua alcalina ionizzata (eccellente da bere) da quella acida.
Uno schema di funzionamento dello ionizzatore è rappresentato in figura seguente.
Acqua-Alcalina-Ionizzatore-
Le camere di ionizzazione contengono elettrodi positivi e negativi.
Gli elettrodi negativi attirano nella loro camera i minerali con carica positiva (alcalini); al contrario, gli elettrodi positivi attirano i minerali con carica negativa (acidi).
Le due camere sono separate da membrane speciali con fori molto piccoli, così piccoli che le molecole di acqua organizzate in grandi raggruppamenti (cluster) non riescono ad attraversarla, ma sono grandi abbastanza per far passare i minerali ionizzati.
Nella camera con l'elettrodo positivo si crea acqua acida e nella camera con elettrodo negativo si crea acqua ionizzata alcalina.
Lo ionizzatore eroga quindi l'acqua col pH richiesto dall'utente, e scarta la rimanente acqua.
Lo ionizzatore non aggiunge alcuna sostanza chimica o minerale all'acqua.
Divide i minerali presenti nell'acqua: da un lato quelli alcalini e dall'altro quelli acidi.
Appena i minerali alcalini caricati positivamente passano attraverso la membrana nella camera alcalina, espellono un atomo di idrogeno da una molecola di acqua e si formano ioni idrossido (OH-).
Gli ioni idrogeno (H+) che si sono slegati dalle molecole di acqua ricevono un elettrone dall'elettrodo negativo per essere de-ionizzati, divenire una molecola di idrogeno (H2) e formare delle bolle che fuoriescono dall'acqua.
Questo è un fenomeno che si può anche visualizzare ad occhio nudo: quando si mesce acqua ionizzata alcalina dallo ionizzatore in un bicchiere trasparente, si possono osservare le piccole bolle di idrogeno salire; l'acqua alcalina ionizzata inizialmente appare opalescente e schiarisce entro pochi secondi.
Nella camera acida avviene l'inverso: l'ossigeno è espulso come gas O2 e l'acqua che rimane è acida e carente di ossigeno.
Ciò non solo innalza l’ORP (potenziale redox), creando acqua caricata elettro-chimicamente,ma anche, il pH dell’acqua (rendendola più alcalina). Un’ atrezzatura del genere è un investimento a lungo termine ed è estremamente utile per produrre acqua salubre a casa tua. Il costo di utilizzo, inclusa l’elettricità, è generalmente basso: circa 1 centesimo per litro di acqua ionizzata.

domenica 11 maggio 2014

La Piramide Vegetariana




PIRAMIDE
Ecco nell’immagine la nostra semplice e chiarissima “Piramide vegetariana”. Le categorie di alimenti sono tanto più importanti quanto più grande è la loro scritta o la larghezza della sezione della piramide.
Fondamento energetico per il vegetariano sono i cereali (grani interi, fiocchi, semole, farine, paste da cuocere, polente, farinate, pane, torte rustiche ecc), molto meglio se integrali, e i legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, mung ecc, molto ben cotti), molto meglio se dotati di buccia, che devono essere consumati ogni giorno.
Verdure, ortaggi e frutta fresca. Devono essere presenti a ogni pastoperché cibi protettivi per eccellenza. Se ne consigliano – secondo le acquisizioni scientifiche accettate – almeno 5-6 porzioni al giorno. O meglio, per essere più dettagliati, 2-3 pz di frutta al giorno e unminimo di 3 pz al giorno di verdure-ortaggi. Come si vede, un trattamento ben diverso tra le due categorie di cibi.
Perché dare la precedenza a verdure e ortaggi, e non alla frutta? Ma come, i frutti non sarebbero, secondo una vulgata o leggenda un poco ignorantella (che confonde “frutta” con i “frutti della terra” (lat. fruges; cfr. il “consumere fruges” di Lucrezio nel De Rerum Natura) traducendo a orecchio Bibbia e testi latini?
E sì, dobbiamo dare la precedenza a verdure e ortaggi, proprio quelli che bambini e adulti, di solito, mangiano meno volentieri, perché – sul piano preventivo – hanno in media principi farmacologici più abbondanti e potenti. Inoltre – sul piano nutrizionale-dietologico – perché di frutta non si può eccedere, a causa dell’abbondanza di zuccheri semplici, cioè solubili e dolci (di cui non c’è affatto esigenza nel nostro corpo, che il glucosio necessario se lo ricava automaticamente dagli amidi). Zuccheri che in caso di eccesso e mancato esercizio fisico (cioè quasi sempre nella nostra condizione urbana di sedentari o lavoratori intellettuali) si trasformano in grassi di deposito, poi difficilissimi da eliminare.
E le porzioni? 1 porzione standard di verdure-ortaggi-frutta – è stato stabilito per evitare interpretazioni personali e dubbi – equivale (in pratica e in sintesi) a : 100 g di verdura cruda, 250 g di verdura da cuocere, 1 frutto grande medio o l’equivalente in volume di frutti piccoli.
Ma, attenzione, poiché i ricercatori nei vari studi hanno scoperto che i vegetali (verdura) sono più protettivi quanto più sono abbondanti, col sistema del raddoppio è facilissimo arrivare anche a 6-10 pz giornaliere.Così, per esempio: un’abbondante insalata mista può valere anche 4 e più porzioni.
Semi oleosi e oli da essi ricavati sono indispensabili complementi ad ogni pasto, di alto valore sia energetico che protettivo-immunitario.
Latticini e uova vanno consumate in piccole quantità (del resto, un uovo è già una piccolissima porzione), ogni giorno. I nutrizionisti universitari consigliano alla popolazione in genere da 1 a 3 pz giornaliere di latticini (1 porzione standard equivale a: latte e yogurt 125 ml, formaggi teneri 100 g. formaggi secchi 50 g), e l’uovo circa 3 volte a settimana. Ma questa limitazione è arbitraria: non trova riscontro nella scienza sperimentale e clinica: perciò, come abbiamo dimostrato in altri articoli con l’ausilio di studi importanti, possiamo consigliare ai sani, tanto più se vegetariani, anche un uovo al giorno (1 porzione equivale a 1 uovo medio).
Come si vede, gli zuccheri e i dolci non sono proprio presenti: possono essere inseriti all’apice della piramide, la zona che riguarda gli alimenti eventuali e voluttuari, che danno gusto e soddisfano la gola, ma “meno si mangiano, meglio è”. Perché il corpo non ne ha bisogno: il fondamentale glucosio lo ricava da sé dagli amidi. Eccedere con i dolci, o consumarli ogni giorno, vorrebbe dire sbilanciare l’intera dieta, perché passerebbe la fame di alimenti sani e protettivi. Vino o birra, per chi non è astemio (molti vegetariani lo sono), non più di un bicchiere piccolo per il primo, oppure un boccale piccolo per la seconda, a pasto.

sabato 3 maggio 2014

Arginina o L-Arginina

L'arginina è un amminoacido che svolge numerose funzioni all'interno del nostro corpo. Esso aiuta a sbarazzarsi dell'ammoniaca prodotta come scarto dal nostrometabolismo ed è utilizzato per produrre composti quali la creatina, L-glutammato, ed L-prolina, e può essere convertito in glucosio e glicogeno nel qual caso ciò si renda necessario.



A cosa serve l'arginina:

L'arginina è utilizzata anche per creare l'ossido nitrico, un composto che all'interno del corpo rilassa i vasi sanguigni. Studi preliminari hanno dimostrato che l'arginina è di aiuto per in tutte quelle condizioni fisiche che trovano beneficio nella vasodilatazione, come l'arteriosclerosi, la disfunzione erettile, ed il claudicatio intermittensis. L'arginina è coinvolta anche nella formazione delle proteine necessarie al nostro organismo, mentre in quantità maggiori stimola il rilascio dell'ormone della crescita e della prolattina.


In quali casi si usa l'arginina? Quali sono gli effetti?

Malattie cardiovascolari

L'Arginina viene utilizzata per produrre ossido nitrico, che riduce la rigidità dei vasi sanguigni, aumentando il flusso di sangue e migliorando la funzionalità dei vasi. Tuttavia essa non dovrebbe essere utilizzata a seguito di un attacco cardiaco: studi medici condotti recentemente indicano una più alta mortalità dopo un infarto proprio in quelle persone a cui era stata somministrata. I ricercatori ipotizzano che assumere L-arginina dopo un infarto possa aggravare gli effetti dello shock cardiaco.

Arginina e Disfunzione erettile (problemi di erezione)

L'arginina è utilizzata anche per il trattamento della disfunzione erettile. Come il citrato di sildenafil (Viagra), la L-arginina è pensata per potenziare l'azione dell'ossido di azoto verso i muscoli che circondano i vasi sanguigni dei corpi cavernosi. Come risultato i vasi sanguigni del pene si dilatano, aumentando il flusso sanguigno e di conseguenza l'erezione stessa. La differenza fra le due sostanze è che il Viagra va a bloccare l'enzima PDE5 (che distrugge l'ossido nitrico), mentre l'arginina è utilizzata per incrementare la produzione dellossido. In uno studio, sono stati somministrati a 50 uomini 5g di arginina al giorno, oppure una sostanza placebo. Dopo sei settimane gli uomini che hanno osservato miglioramenti erano quelli che avevano assunto la L-arginina. A differenza del Viagra, tale sostanza deve, infatti, essere assunta quotidianamente.

L'arginina favorisce la guarigione delle ferite:

Si è notata un possibile effetto dell'arginina nella riparazione delle ferite: ciò può essere dovuto al suo ruolo nella produzione di L-prolina, un importante amminoacido essenziale per la sintesi del collagene.

Altri casi in cui si può ipotizzare l'utilizzo di l-arginina:

L'arginina può essere impiegata anche per altri casi tra i quali la pressione alta, l'emicrania, le disfunzioni sessuali nelle donne, la claudicazione intermittente e la cistiteinterstiziale.

Fonti di Arginina (arginina negli alimenti)

Normalmente il nostro corpo è in grado di produrre arginina a sufficienza nei reni, ed in minore misura nel fegato. Le fonti alimentari di arginina si trovano nelle proteine animali e vegetali, nei prodotti caseari, nella carne, nel pollame, nel pesce e nelle noci. Rispetto alle proteine animali, le proteine vegetali (come quelle di soia) contengono maggiori quantità di argininaIn caso di gravi ustioni, lesioni od infezioni le scorte li arginina nell'organismo possono terminare, diventerà dunque essenziale garantire una adeguate assunzione dell'amminoacido quando se ne ritiene il bisogno. L'arginina è inoltre essenziale per garantire la sopravvivenza di alcuni bambini con malattie genetiche rare che ne impediscono la formazione nell'organismo.

Effetti collaterali e possibili controindicazioni dell'Arginina:

L'arginina può abbassare la pressione sanguigna. Essa può portare anche ad indigestione, nausea o mal di testa. Non deve essere utilizzata dopo un attacco di cuore e nel caso fossero noti problemi cardiaci è opportuno consultare il medico prima di assumerla. Dosi elevate di arginina possono provocare acidità di stomaco, ulcere o causare disturbi digestivi da farmaci. Infatti sembra aumentare la produzione di gastrina all'interno dello stomaco. L'assunzione di Arginina potrebbe alterare i livelli di varie sostanze chimiche all'interno del nostro corpo, come il potassio, il cloruro di sodio, i fosfati. Per tale motivo non dovrebbe essere assunta da persone affette da malattie al fegato, oppure da malattie renali. In questi casi l'integrazione di Arginina dovrebbe essere effettuata sotto stretto controllo medico. L'arginina può inoltre aumentare i livelli di zuccheri nel sangue e dovrebbe essere assunta con cautela da tutti i pazienti diabetici. È altamente sconsigliato l'uso durante la gravidanza o l'allattamento in quanto non è mai stata stabilita la sicurezza della sostanza per i bambini. Infine le persone affette da Herpes genitale non possono assumerla: l'arginina comporterebbe un aggravamento del disturbo.

Effetti dell'interazione dell'arginina con altri farmaci

La L-Arginina contrasta con i benefici della lisina utilizzata per curare l'herpes. Tutti iFANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) o tutti quelli che sono difficili per lo stomaco non dovrebbero essere combinati con l'arginina. Non va utilizzata in concomitanza con farmaci che alterano i livelli di potassio nel corpo, come gli ACE inibitori ed i diuretici poveri di potassio.

Açai Brasiliano

Açai , la papaya del futuro è un «mirtillo» brasiliano


È energizzante ma fa dimagrire Rallenta le rughe e toglie lo stress Ecco dove trovare ilSuper Vegetale.

«Più di uno studio ha confermato che per il suo apporto proteico è del tutto paragonabile a un uovo, cosa mai accaduta prima con un vegetale»

Fa bene alla pelle, ai capelli, alle unghie, rallenta l'invecchiamento, elimina lo stress, è un alleato contro i crampi muscolari, i chili di troppo e se assunto con regolarità diventa quasi un antibiotico naturale. 
Ma c'è di più: è buono e ordinarlo al bar, in ristorante o in palestra, vi farà sembrare molto avanti con il programma. 
Tra i salutisti ha già superato la popolarità della papaya, ritenuta a lungo (e a ragione) un elisir di giovinezza: l'açai si è addirittura classificato come «frutto della vita» grazie a quel mix di proteine, fitosteroli (utilissimi contro il colesterolo «cattivo»), vitamine, minerali, antociani (contenuti anche nel vino rosso, ma l?açai ne contiene 33 volte tanto), lipidi naturali, calcio. 
Le bacche di Acai (si pronuncia “Asai”) sono il frutto di una palma che vive nell’Amazzonia, in particolare nelle foreste settentrionali del Brasile. Il nome scientifico della  pianta è Euterpe oleracea, della famiglia delle Arecaceae. La pianta può raggiungere anche i 20/30 metri di altezza e presenta foglie pinnate lunghe fino a 2 metri. Per molti è diventato sostituivo del pasto: al bar della palestra milanese Downtown il centrifugato di açai è uno dei più ordinati. «Molti vengono di mattina, anche persone non iscritte alla palestra, per fare colazione con una ciotola di açai», spiegano . «I più sportivi lo prendono al termine dell'allenamento, dato il valore energetico e le proprietà antiossidanti: come mangiare un uovo».
Sul potenziale weight-loss , che comunque esiste, vanno ridimensionate le aspettative, ma più di uno studio ha confermato come la sua struttura nutrizionale sia simile ad un olio di ottima spremitura e come, per il suo apporto proteico, sia del tutto paragonabile a un uovo, cosa mai accaduta prima con un vegetale.
Non ci sono dosi consigliate per beneficiare degli effetti. Di controindicazioni non esistono, ad eccezione del prezzo, che può risultare più alto di altri frutti. Per il resto ha un valore saziante elevato, un apporto nutrizionale considerevole e una palatabilità sempre gradevole. Ad oggi l’Acai è sotto importanti studi scientifici che non hanno ancora rilevato nessuna controindicazione nell’utilizzo di questa bacca.
La Bacca di Acai è stata una “scoperta” recente in quanto solo da poco la ricerca etnobotanica è arrivata a classificarli come i frutti più nutrienti di tutta la foresta Amazzonica. Questa bacca risulta essere ricchissima di antocianine (antiossidanti presenti nella frutta viola, rosso scuro), proteineacidi grassi, fibre, vitamine e minerali.



L’Acai come dimagrante

Molto spesso si sente l’Acai pubblicizzato come la bacca miracolosa che fa dimagrire. In realtà non esiste nessun prodotto miracoloso che possa far dimagrire senza troppo impegno e senza una costante attività fisica.Tuttavia queste bacche possono dare una mano nella dieta siccome riducono la sensazione di fame e aiuta la naturale regolarità intestinale, favorendo anche l’eliminazione di liquidi e quindi il drenaggio, con un favorevole smaltimento delle tossine.

Menta Piperita

La menta piperita appartiene alla famiglia delle Laminaceae, le sue proprietà principali sono : dissetanti, rinfrescanti, antispasmodiche, digestive, antifermentative e lievemente analgesiche.
La menta piperita è utilizzata in moltissimi campi industriali, ricca di qualità benefiche è famosa per essere un ottimo digestivo e per questo motivo utilizzata per la produzione di molti liquori, primi fra tutti gli amari.
Nel campo alimentare invece viene utilizzata come correttore del gusto, nel campo erboristico, la possiamo trovare come ingrediente principale di diverse tisane rilassanti, grazie all’azione che riesce a svolgere sul sistema nervoso.
Riconosciute le sue qualità ormai anche in campo farmacologico, la menta è presente in diversi medicinali, quelli decongestionanti in primis.
In campo odontoiatrico noto è l’odore di menta emanato da diversi dentifrici o colluttori presenti in commercio.
Infine in campo cosmetico essa è un prezioso componente di moltissime creme anti-gonfiore, anti-pesantezza , doposole, grazie alla meravigliosa sensazione di freschezza che fanno avvertire alla nostra pelle.

La Menta Piperita (nome scientifico Mentha Piperita L.) è usata come rimedio naturale per curare nevrosi cardiaca, inappetenza, asma e tosse. La pianta di menta è un'antica e famosa pianta officinale che già gli Egiziani utilizzavano nel 100 AC. Anche gli antichi Romani conoscevano molto bene le sue molteplici proprietà benefiche. I tipi di mentasono molti ed è perciò difficile dire per ognuno quale fosse in passato la sua indicazione terapeutica.
La Menta Piperita fa parte della famiglia delle Labiatae ed è un incrocio di tre tipi di menta. I componenti attivi sono: mentolo, canzona, tannino, acido acetico, varianico e cineolo. Le parti utilizzate sono le foglie e le sommità fiorite. Si tratta di una pianta perenne eretta, con fiori disposti in verticilli, il fusto è peloso e le foglie ovate sono molto aromatiche. Le corolle dei fiori sono di colore rosato. È una pianta da giardino che fiorisce in estate e si riproduce dai polloni.
La Menta Piperita ha, in rapporto agli altri tipi di mentam un più alto contenuto di mentolo ed è ancora oggi una delle piante più usate in naturopatia. La menta piperita ha un effetto calmante sullo stomaco e sull'intestino e risulta un valido aiuto in caso di coliche, dolori mestruali, nausea, sensazione di pesantezza e disturbi a carico delle vie biliari. In cucina viene utilizzata per insaporire i piatti a base di carne o i dolci come ad esempio la famosa salsa di menta inglese.

Azione terapeutica della menta piperita:

La menta Piperita stimola la produzione di succhi gastrici e per questo risulta essere un valido rimedio in caso di problemi digestivi. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e calmanti sullo stomaco è in grado di lenire i gonfiori ed è utile contro la dissenteria. La tisana di menta piperita, bevuta a piccoli sorsi, aiuta a combattere la nausea, anche durante la gravidanza o durante i viaggi. Sia l'infuso caldo sia l'essenza sono rimedi efficaci nella cura di malattie da raffreddamento, per esempio influenza, accompagnale da febbre.

Composizione della menta piperita 

La menta piperita contiene un alto quantitativo di olio essenziale, costituito fino al 50% da mentolo. Grazie ad esso la pianta è in grado di proteggere le mucose gastriche e di attenuare la nausea e il vomito. Inoltre stimola la produzione di bile normalizzandola ed è d'aiuto in caso di calcoli biliari. La pianta, infine, svolge una blanda azione antispastica e disinfettante. Nella menta piperita sono presenti anche tannini, dall'effetto benefico sull'intestino irritato o infiammato.

Rimedio naturale a base di menta piperita

Una tisana di menta piperita e camomilla aiuta in caso di disturbi di stomaco e intestino. Versare 1/4 litro d'acqua bollente su 1 cucchiaio di foglie di menta e fiori di camomilla, lasciare riposare per 10 minuti, poi filtrare. Bere 2-3 tazze di tisana al giorno, senza zuccherare.

Rimedio per nevrosi cardiaca

Infuso: versare alcune gocce di essenza di menta in una tazza di acqua calda zuccherata e si beve subito il tutto. Lo stesso risultato si ottiene lasciando cadere alcune gocce di essenza di menta su una zolletta di zucchero e lasciando sciogliere in bocca la zolletta stessa.

Rimedio per inappetenza, asma e tosse

Uso interno: prenderne tre tazze al giorno di infuso preparato con foglie e sommità fiorite (15 gr in tutto) in mezzo litro di acqua bollente.

Gli usi sono quindi svariati, qui di seguito ve ne elencherò alcuni “ fai da te “ tra i più noti.

USO INTERNO
Le foglie o le sommità fiorite: Per favorire la digestione, sedare dolori e bloccare le fermentazioni intestinali.

Infuso ( tisana ): 1 - 2 grammi in 100 ml di acqua,.
Sorseggiare l’infuso in una tazzina dopo i pasti.

Le foglie o le sommità fiorite:, il mal di testa, i dolori intestinali, per la nausea.

Tintura vinosa: 2 grammi in 100 ml di vino bianco (a macero per 8 giorni).
Un bicchierino al mattino quando lo ritenete necessario.

USO ESTERNO
Le foglie o le sommità fiorite: Per infiammazioni delle mucose delle vie aeree e della cute, per l'alito cattivo, come nel caso del colluttorio “ fai da te”, e i pruriti

Infuso: 5 grammi in 100 ml di acqua.
Si consigliano gargarismi e sciacqui o inalare i vapori che si formano gettando le foglie nell’acqua, che precedentemente avrete portato a ebollizione, chiudendo gli occhi che potrebbero irritarsi.

Le foglie o le sommità fiorite: Per dolori nevralgici e reumatici.

Tintura: 20 grammi in 100 ml di alcool di 70° (a macero per 8 giorni).
Fare frizioni sulle zone dolenti (lontano dagli occhi e dalle mucose)