LA GANODIETA
(Dott. Paolo Trombaccia Enrico Medico-Chirurgo Esperto Intolleranze Alimentari e Dietologia allergologica Medicina Estetica, Medicina Olistica-Psicosomatica)
Ho visitato più di 10.000 persone in una ventina d’anni di attività medica.
In dietologia ho notato che quasi tutti i pazienti avevano più cura e riguardo per il motore dell’auto, per l’abbigliamento o per l’abbinamento dei loro ornamenti o magari per l’arredamento del salotto che per il loro corpo. Cioè, per la loro salute!
Allora vorrei parlare delle mie osservazioni in materia dietologica e poter dare qualche consiglio originale, sfruttando una immagine architettonica che possa rendere l’idea immediata ai nostri amici in sovrappeso e alla ricerca di un nuovo stato di benessere. Tale figura è: la nostra casa-corpo.
ORDINE DELLA CASA
Nella nostra casa ci sono stanze varie che contengono di tutto, potremmo dire, la nostra vita intera. Oggetti di ogni genere, ricordi, foto, arnesi da lavoro, utensili da cucina, vestiti, solventi chimici, detersivi eccetera. Nessuno di noi si sognerebbe mai di tenere, anche solo per un giorno, tutte queste cose in confusione, spostandole dai loro rispettivi cassetti o armadi e contenitori. Ogni cosa al suo posto ed ogni cosa è da conservare possibilmente pulita e lucidata.
Allora io vi chiedo brutalmente:
“Perché dentro casa vostra, così ordinata e profumata, il più delle volte l’unica cosa che puzza ed è in disordine siete proprio voi? Perché non dedicate le stesse attenzioni che avete per la vostra casa-abitazione anche alla vostra casa-corpo?”.
QUANTITA’ DEI MATERIALI
Quando avete costruito o ristrutturato la casa, non vi avrebbe mai sfiorato l’idea di mettere lungo le mura perimetrali altre 5 oppure 7, 10 fila di mattoni in più perché ciò avrebbe ristretto l’area interna dell’appartamento, avrebbe fatto appesantire l’edificio e le fondamenta e avreste sprecato tanti soldi. Ecco dunque, perché non pensate allo stesso modo anche della vostra casa-corpo? Perché continuate a mettere mattoni-grassi attorno ad essa e continuate ad appesantirla col rischio di far crollare le strutture ossee di sostegno, oltre al fatto che continuate a sperperare tanti soldi per alimentarvi ed altri ancora per curarvi?
QUALITA’ DEI MATERIALI
Una delle frasi che mi ripetono più spesso i miei amici-pazienti, quando chiacchiero con loro e cerco di appassionarli all’argomento, è:
“Eh no, io a casa mia ho usato e uso solo materiali di prima scelta. Visto che è casa mia, se devo fare un lavoro cerco di farlo bene, altrimenti non lo faccio proprio.”
Quante volte anche voi avete pensato e detto queste cose? Allora io vi chiedo, sempre con la stessa crudezza:
“Perché per la vostra dimora abituale, potendolo fare, scegliete prodotti di alta qualità, dalle vernici, ai cementi, ai legni ecc, ed invece nella vostra casa-corpo continuate a far arrivare il peggio che esiste in commercio? Perché continuate a nutrire e sostenere il vostro corpo biologico con spazzatura che neanche un cane affamato mangerebbe?“
Rispondendo a quei pazienti che mi dicono di preferire non fare affatto i lavori in casa se devono usare materiali scadenti, io aggiungo:
“Esatto, io ti potrei dire addirittura che sarebbe meglio che tu non mangiassi neanche, anziché ingurgitare questo schifo che stai mandando giù tutti i giorni!”
PERFETTO FUNZIONAMENTO DELLE STRUTTURE
Non ne parliamo nemmeno!
Dite la verità, se si rompe un qualsiasi oggetto in casa vostra, cercate di ripararlo all’istante, chiamate immediatamente un tecnico e sperate di risolvere il problema in giornata. Nel caso in cui non fosse possibile, fate i salti mortali per riuscire a sostituirlo.
Allora, mantenendo gli stessi parametri di ragionamento, perché se si rompe la vostra caldaia di casa pretendete che in mezza giornata sia di nuovo funzionante alla perfezione e se si guasta la vostra tiroide aspettate prima che i danni al corpo diventino eclatanti e poi andate dall’endocrinologo a farvi sistemare? Eppure, pensate, le funzioni della caldaia e quelle della tiroidi sono pressoché uguali: entrambe devono aiutare a far bruciare carburante e calorie per mantenere il calore della casa. La caldaia brucia il gas e fa salire la temperatura dell’acqua per la doccia o per i riscaldamenti. La tiroide fa bruciare le calorie date dai cibi per mantenere la giusta temperatura e per attivare tutte le funzioni corporee che altrimenti, a temperature basse, non potrebbero esistere. In altre parole, la caldaia-tiroide della nostra casa-corpo ci aiuta a bruciare le eventuali riserve di calorie accumulate così da non andare incontro ad accumuli patologici.
Stesso discorso vale per gli scarichi dei bagni e dei lavandini. Se si otturano bisogna immediatamente provvedere a sturarli, altrimenti si allaga la casa. E allora perché se i vostri scarichi corporei sono intasati non provvedete a disostruirli immediatamente, invece di aspettare giorni e giorni, lasciando così che la vostra casa-corpo si imputridisca? Esatto, imputridire! Infatti, quando gli scarichi del vostro corpo sono intasati i materiali che dovrebbero essere espulsi da tali canali (aria piena di anidride carbonica, liquidi urinari e solidi fecali) tendono ad acidificare predisponendo l’intera struttura corporea all’acidificazione dei tessuti ed al conseguente decadimento, fino alla morte dei tessuti.
CIBI DI QUALITA’ E ADATTI A NOI
Ritornando al discorso della qualità degli alimenti, ciò che permette il giusto funzionamento della nostra dimora intima, quella casa-corpo di cui piano piano mi auguro che prendiate consapevolezza dell’esistenza, non è solo mangiare cibi ben prodotti, casomai biologici, ben conservati e così via, ma anche cibi che il vostro corpo possa e sappia tollerare.
Quando parliamo di tollerare gli alimenti, intendiamo dire che possono esserci dei particolari alimenti che in un particolare momento della vostra vita possono non essere sopportati dall’organismo. I motivi sono vari:
-eccesso di introduzione di quel determinato cibo per periodi più o meno lunghi che portano gli organi preposti alla demolizione, all’utilizzo ed allo smaltimento di quel cibo a un vero e proprio sfiancamento e in ultimo alla incapacità di sopportare oltre l’introito di quell’alimento.
-incapacità cronica (di carattere enzimatica) a digerire quell’alimento
-incapacità acuta a digerire l’alimento (mal digestione) con rifiuto immediato (vomito o diarrea)
In tutti questi casi, l’alimento viene rigettato dall’organismo e la cosa si presenterà esteriormente con uno o più sintomi. Nella fase acuta, come detto, il vomito, la nausea, la diarrea, l’acidità di stomaco, mal di testa forte eccetera, danno immediatamente l’idea di quanto quel cibo ci abbia fatto male e ci abbia intossicato. L’intolleranza, in questi casi, è fin troppo evidente e ci fa capire che in seguito non dovremo più ingerire quegli alimenti in tale forma e quantità.
Nel caso invece di intolleranza croniche, i sintomi che ci svelano la incapacità del corpo a sopportare un determinato alimento sono più subdoli, difficili da analizzare subito e quindi, durando di solito mesi e mesi, portando alla cronicizzazione di fastidi banali (lievi cefalee, coliti, gastriti, ristagno di liquidi e linfoedemi, telengectasie e piccole varici, sonnolenza e facile stancabilità, rallentamento dei ritmi corporei da intossicazione neuro muscolare, ingrossamento epatico e tanto altro ancora) che col tempo possono peggiorare e diventare serissimi.
Per tutto quanto elencato e per decine di altri motivi non menzionati in quanto più specifici e tecnici, quello che va fatto immediatamente prima di cominciare un programma alimentare dovrebbe essere un test ematico per individuare le intolleranze alimentari che sono presenti in quel periodo della vita. Tali intolleranze possono essere durevoli e stabili, nei casi di incapacità enzimatica a smaltire gli alimenti (come nel caso in cui mancano le lattasi o le lipasi pancreatiche, oppure nella celiachia in cui manca un enzima che possa digerire la gliadina contenuta nel grano), oppure transitorie e possono durare pochi mesi nei casi di iperalimentazione con un determinato alimento.
LA GANODIETA
Ganodieta è il termine che sintetizza disintossicazione dietetica (dieta) e uso di Ganoderma Lucidum (GANO).
I concetti elencati si traducono dunque in diete che devono essere principalmente disintossicanti, prima ancora che dimagranti. In pratica, togliendo le sostanze tossiche dall’alimentazione, riduciamo la ritenzione idrica che serve a diluire quella tossicità alimentare accumulata e quindi preveniamo l’accumulo di liquidi e scorie nella nostra casa-corpo. Risultato? Riattiviamo lo scarico corporeo dei tossici già precedentemente immagazzinati e perdiamo peso in poco tempo. La cosa molto positiva che si innesca in questi meccanismi di smaltimento e riattivazione metabolica è che miglioriamo la percezione sensoriale a tutti i livelli. Così come quando beviamo un po’ più di vino o altre bevande alcoliche ci sentiamo sonnolenti, incapaci di controllare le azioni e con i sensi annebbiati, allo stesso modo i cibi intossicanti offuscano la nostra fase sensoriale e ci impediscono, al pari di qualsiasi altra droga, di percepire nel modo corretto ciò che esiste intorno a noi ma, soprattutto, dentro di noi. Al contrario, smaltendo con una dieta disintossicante tali veleni corporei, riusciremo col trascorrere dei giorni a riprendere energie vitali e capacità di percezione.
Con l’aggiunta del Ganoderma Lucidum, questo fungo asiatico dalle proprietà prodigiose, i processi metabolici si accelerano in maniera naturale cosi che la demolizione dei grassi e di altri tossici avviene con una spinta nuova, come se tutto il nostro organismo improvvisamente attivasse un turbo compressore energetico.
Io, personalmente, ho scoperto il Ganoderma Lucidum usandolo la prima volta nel novembre 2012 e da allora non l’ho più lasciato un giorno!
Allo stesso modo, almeno la metà dei miei pazienti (più di 200) che hanno avuto risposte positive col Ganoderma non ha alcuna intenzione di lasciare queste nuove bevande del benessere.
Qui di seguito troverete le 4 fasi dietetiche della durata di 10 giorni ciascuna, in cui si dovrà verificare:
fase 1: approccio alla dieta ganodermica, apprendimento dei concetti alimentari di base disintossicanti e allenamento alla idratazione forzata con assunzione di acqua ad orari soprattutto quando non si ha sete (2 litri al giorno). Controllo ematico di colesterolo trigliceridi, glicemia, azotemia. Calo di peso del 20-50 % della massa di peso in eccesso, sia in liquidi che (in minima parte) lipidica.
fase 2: incremento dell’uso di ganoderma, aumento della disintossicazione con aggiunta di 2 giorni completamente dissociati (solo verdure o solo proteine), aumento dell’assunzione forzata di acqua (3 litri al giorno). Perdita del 30-60% del peso rimasto da perdere, con aumento della quota lipolitica.
fase 3: Estremizzazione della fase 2 con ritorno all’assunzione di 2 litri di acqua forzata. Perdita attesa del 20-30% della massa restante.
Fase 4: riduzione della quantità di Ganoderma usato. Riequilibrio dell’apporto nutritivo (carboidrati, proteine, grassi e oligoelementi) e controllo ematico dei valori visti nella fase 1. Perdita del 20% circa del peso restante.
Completamento del ciclo con questo trend di calo peso:
20 kg da perdere:
fase 1 (primi 10 giorni): -6 kg circa. Restano 14 kg
fase 2 (seconda decade): -4.5 kg circa. Restano 9.5 kg
fase 3 (terza decade): -2 kg circa. Restano 7.5 kg
fase 4: -1,5 kg circa. Restano alla fine del primo ciclo di 40 giorni più o meno 6 kg dei 20 iniziali da perdere.
E’ ovvio che i cali su indicati si riferiscono a persone che seguono costantemente gli schemi, senza interruzioni, con metabolismi mediamente attivi e quindi senza patologie ormonali che influenzino negativamente il dimagrimento. E’ altrettanto chiaro che l’aggiunta di attività motorie costanti può accelerare lo smaltimento. Inoltre, considerando che i piani dietetici si basano sull’utilizzo di cibi da assumere in una determinata sequenza ma non in maniera misurata (cioè senza mai pesare il quantitativo di alimento!) è altresì lampante che la perdita di peso verrà accelerata in quei soggetti che sapranno autolimitarsi e ridurre da subito l’apporto calorico.
Allora… Cominciamo?
Entriamo nella FASE 1 scaricando il primo programma e, se vi sarà piaciuto e sarete soddisfatti, potrete andare avanti con tutte le altre fasi.
Buon ringiovanimento a tutti.
Dott. Paolo Trombaccia Errico
Medico-Chirurgo
Esperto Intolleranze Alimentari e Dietologia allergologica
Medicina Estetica, Medicina Olistica-Psicosomatica
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